La chiesa parrocchiale in origine era la Chiesa della Santissima Trinità in località “La Santa”, in seguito nel 1500 fu eretta quella dei Santi Vito e Modesto in paese.
Quella della Santissima Trinità è la più antica e non si conoscono le origini; è ad un unica navata con attigua Sacrestia e soprastante stanza e servizi igienici, fuori dal portone principale un portico ad arcate sostenuto da pilastri e colonne.
Si dice che nel 1500 in questa Chiesa venissero portati i malati di peste e che gli stessi venissero accuditi da un eremita raffigurato su un affresco murale all’interno della Chiesa ai piedi di una Croce con lo Spirito Santo in preghiera.
Sulle pareti altri affreschi e quadri di pittori ignoti deteriorati dall’umidità, l’unico in buono stato è quello dietro l’altare raffigurante la Santissima Trinità opera del pittore locale Tortelli Zeffirino risalente a gli anni sessanta.
Questa Chiesa venne mitragliata da aerei nemici nell’anno 1945 e tutt’ora presenta ancora i segni delle pallottole sulle facciate.
Attualmente si celebrano annualmente solo due feste: il giorno dell’Angelo e per San Rocco in agosto, per il resto rimane chiusa e per visitarla occorre contattare il Parroco.
Anche la chiesa Parrocchiale dei Santi Vito e Modesto è ad un’unica navata, a levante la Sacrestia e sul lato destro quella della Confraternità.
L’Altare Maggiore del 1700 è in stile barocco di legno dorato, dietro un grande quadro rappresentate la Santissima Trinità attorniata da molti altri personaggi del XVI secolo attribuito al Ferraboschi Vall’Intelvese.
Ai lati dell’Altare altri due grandi quadri, uno raffigurante la Madonna Assunta e uno il Sacro Cuore, ambedue dipinti dal pittore locale Tortelli Zeffirino alla fine degli anni cinquanta.
Altri quadri nella navata e nella Sacrestia della Confraternità del XVI e XVII secolo di pittori ignoti, alcuni di questi quadri compreso quello dietro l’Altare Maggiore provengono dalla Chiesetta della Santissima Trinità, portati nella Chiesa Parrocchiale per sottrarli a furti e al deterioramento per l’umidità.
Nell’Altare sinistro della navata una statua lignea dorata della Madonna, affreschi vari e una scagliola dei maestri Vall’Intelvesi.
Nell’Altare di destra invece,un Cristo deposto ligeo del XVI secolo portato a Bene Lario da Bormio da un locale che lo mise in posa in una nicchia sulla facciata della sua casa, in seguito negli anni ottanta dopo diverse vicessitudini fu trasferito nella Chiesa Parrocchiale.
Sul lato sinistro della navata vicino l’entrata principale la fonte battesimale e sopra la detta entrata un organo ancora funzionante in buono stato.
Vicino la Parrocchiale un ex Oratorio di preghiera della Confraternità ora adibito a punto di riunione di Associazioni, mentre tra la Parrocchiale e l’ex Oratorio una grotta di Lourdes costruita con grosse pietre negli anni trenta, sopra in una nicchia la statua della Madonna e sotto inginocchiata quella di Bernadette.
Un tempo le Parrocchie erano due quella dei Santi Vito e Modesto a Bene Lario e quella di San Gottardo a Grona, poi per carenza di Parroci negli anni 1980 sono state fuse assieme e così è nata Parrocchia unica con la denominazione dei Santi Vito e Gottardo con sede in Bene Lario.